L' ARCHIVIO CONTEMPORANEO
L’Archivio di Stato dispone di una Sezione Contemporanea, sita al Centro Uffici dei Tavolucci, dove si conservano i documenti e gli archivi dagli inizi del Novecento ai giorni nostri prodotti o ricevuti dagli organi, uffici, aziende autonome, enti e settori autonomi dello Stato, compresi gli organi costituzionali e gli organismi istituzionali.
L'archivio di Stato, quindi, vigila sulle attività di creazione, gestione e conservazione degli archivi correnti dei soggetti sopracitati, intervenendo sulla definizione dei relativi criteri e standard procedurali per l'adozione del sistema di gestione documentale degli archivi cartacei e digitali con particolare riguardo ai criteri di conservazione dei documenti, nonché intervenendo sulle operazioni di selezione e scarto della documentazione.
Gli organi, uffici, aziende autonome, enti e settori autonomi dello Stato versano all'archivio i documenti relativi agli affari esauriti da oltre 20 anni oppure all'atto della soppressione.
Procedure per richiedere l'autorizzazione allo scarto e al versamento del materiale documentario
Prima della supervisione dell’Archivio di Stato, l’Ufficio o Ente deve effettuare le seguenti operazioni:
L’Esperto d’Archivio fisserà un incontro per la visione e l’analisi dei documenti. Se sarà approvato dall’Archivio di Stato il piano di conservazione e di scarto predisposto dall’Ufficio, verranno concesse le necessarie autorizzazioni.
Dopo le autorizzazioni al piano di conservazione e scarto:
si può versare all’Archivio di Stato solamente il materiale documentario che si riferisce agli affari esauriti da oltre vent’anni (Legge n. 50/2012, articoli 11 e 12) e per il quale non è stato autorizzato lo scarto, secondo le seguenti operazioni: